Coordinatori: Davide Serpico, Matteo Mameli
1. Introduzione
Il programma di mentorato PhilHeaD ha lo scopo di affiancare forme di supervisione ufficiali offerte dalle scuole di dottorato e dai dipartimenti, rinforzando il supporto per giovani ricercatrici e ricercatori italiani (da qui in poi definiti “mentees”) da parte di professoresse, professori, ricercatrici e ricercatori più senior (“mentors”). Il programma intende inoltre offrire l’opportunità ai mentees di prendere parte alle attività del network PhilHeaD, coinvolgendoli nelle varie attività in modo più attivo all’aumentare della loro esperienza qualora sia di loro interesse.
2. Cosa offre il programma?
Il programma di mentorato PhilHeaD si focalizza su aspetti tecnici e professionali, tra cui:
– Orientamento riguardo alle domande di dottorato e alla carriera di ricerca
– Esplorazione delle possibilità di finanziamenti per la ricerca in Italia e all’estero (postdoc, fellowship, research grant, visiting scholarship)
– Scrittura e pubblicazione di articoli e libri
– Gestione del processo di peer review (per es. preparazione di response letter)
– Preparazione di interventi a conferenze
– Preparazione delle domande per l’Abilitazione Scientifica Nazionale (ASN)
– Preparazione concorsi in Italia e all’estero
– Sviluppare la propria rete di collaborazioni a livello nazionale e internazionale
3. Modalità
Gli incontri di mentorato possono avvenire online o in presenza a seconda delle preferenze di mentors e mentees. Si prevedono due modalità:
- Mentorato collettivo: incontri tra due mentors e piccoli gruppi di mentees. Particolarmente adatto qualora i mentors vogliano presentare brevemente dei contenuti per una discussione collettiva, incentivando il confronto tra i mentees;
- Mentorato individuale: incontri uno-a-uno tra un mentee e un mentor. I mentees possono inizialmente partecipare ad attività di mentorato collettivo, per poi richiedere un mentorato individualizzato.
4. Domanda di partecipazione
Il programma di mentorato PhilHeaD prevede la possibilità di candidarsi come mentor o mentee inviando una email ai coordinatori del programma. L’iscrizione è sempre aperta, quindi senza scadenze. Per candidarsi, è necessario inviare un’email a davide.serpico1[at]unimi.it e matteo.mameli[at]kcl.ac.uk. Nell’email, è necessario allegare il proprio curriculum vitae e inserire i seguenti dati:
- nome, cognome, data di nascita
- attuale affiliazione presso dipartimenti e centri di ricerca, se presente
- aree disciplinari di interesse
è inoltre richiesto di indicare quali aspetti interessino principalmente tra quelli indicati nel paragrafo 2 di questo documento (vedi sopra).
5. Processo di attribuzione di un mentor
Una volta ricevute le domande dei candidati mentees, i coordinatori del programma assegnano un mentor a ciascun mentee tra i membri del network che hanno espresso interesse a partecipare in tale veste. L’assegnazione è basata sulle preferenze e sulla disponibilità espressa da mentor e mentee, al fine di massimizzare il valore formativo della relazione di mentorato.
In una prima fase, al mentee viene associato un solo mentor. Tuttavia, in una fase successiva, le parti possono considerare l’esigenza di affiancamento di un mentor secondario che possa guidare il mentee riguardo ad aspetti specifici o fornire un punto di vista più ampio, per una durata e secondo modalità definite liberamente dalle parti.
N.B.: il network non è nella posizione di garantire la disponibilità di mentors al momento della domanda.
6. Criteri di partecipazione
Mentor: possedere una formazione e un percorso di ricerca coerente con gli scopi del network; almeno 5 anni di esperienza di ricerca dal conseguimento del dottorato. La partecipazione è volontaria.
Mentees: essere studenti di magistrale, dottorandi o postdoc entro i 4 anni circa di esperienza; ricerca/ambito di interesse in filosofia delle scienze della vita (medicina, psichiatria, biologia, ecc.), etica della medicina o ambiti di ricerca interdisciplinari su tematiche di interesse per il network.
7. Linee guida per la relazione di mentorato
a) Impegno atteso: Sebbene non sia imposto alcuno impegno, si intende che i partecipanti al programma siano disponibili per incontri regolari. Più in generale, la durata del rapporto di mentorato non è vincolata in alcun modo, essendo esso organizzato liberamente dalle parti quanto a durata e frequenza.
b) Il rapporto mentor-mentee può essere terminato da entrambe le parti in qualsiasi momento informando i coordinatori del programma, che si impegneranno a trovare un mentor alternativo qualora richiesto dal mentee.
c) Trattandosi di un collettivo informale, il network PhilHeaD non può assumere alcuna responsabilità riguardo alla regolazione del rapporto tra mentors e mentees. Tuttavia, il network auspica che il rapporto di mentorato sposi principi etici e deontologici appropriati, tra cui:
- Professionalità: il mentorato tende a focalizzarsi su aspetti tecnici e professionali, anziché su questioni di natura personale, fatto salvo casi in cui tali aspetti siano inevitabilmente interconnessi. In questo senso, la relazione tra mentor e mentee è volta a fornire informazioni e linee guida per sviluppare una serie di capacità relative alla professione di ricerca;
- Evitare comportamenti illetici: il network PhilHeaD declina ogni responsabilità per la condotta o qualsiasi altro atto di omissione compiuto da mentor o mentee. Gli incontri sono pensati come un luogo di confronto informale, e nessuna decisione deve dipendere in modo forzato dagli argomenti discussi in sede di relazione di mentorato;
- Confidenzialità: entrambe le parti si impegnano a mantenere la confidenzialità di quanto discusso in sede di relazione di mentorato, fatto salvo accordi diversi tra le parti;
- Conflitti rispetto alla supervisione ufficiale legata ad affiliazioni accademiche dei mentees: il programma di mentorato è inteso come complementare alla supervisione ufficiale offerta da scuole di dottorato e dipartimenti. In questo senso, si suggerisce che il mentor non prenda posizioni che potrebbe pesare sulle decisioni future del mentee, sopratutto qualora tali posizioni siano in disaccordo con altre forme di supervisione. Il mentee si impegna a valutare attentamente eventuali conflitti di opinioni tra il mentor e i propri supervisori ufficiali.
